BANDO PIU’ IMPRESA 2024 – ISMEA

𝗜𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮

Ismea ha reso operativa la misura in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura, disponendo l’apertura del portale Più Impresa 2024.

 

BENEFICIARI

PMI agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne, che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni. Inoltre, possono partecipare solo le PMI agricole per le quali sia rispettato il principio di prevalenza dell’attività agricola principale sull’attività connessa.

 

SPESE AMMISSIBILI

a) studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;

b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario;

c) opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di beni immobili;

d) oneri per il rilascio della concessione edilizia;

e) acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti ed allacciamenti;

f) servizi di progettazione quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti connessi alle spese di cui alle lettere b e c;

g) beni pluriennali come costi di acquisto e di sviluppo o diritti d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;

h) per il settore della produzione agricola primaria, sono inoltre ammissibili:

  • i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi specifici di carattere ambientale e climatico di cui all’articolo 3, comma 2, lettere d), e) e f), del decreto;
  • i costi per investimenti in materia di irrigazione, a condizione che siano rispettate le condizioni di cui all’articolo 14, paragrafo 6, lettera f) del Regolamento e che, nel bacino idrografico in cui vengono realizzati gli investimenti, sia assicurato un contributo destinato al recupero dei costi dei servizi idrici da parte del settore agricolo, così come previsto dall’articolo 9, paragrafo 1, secondo comma, primo trattino, della direttiva 2000/60/CE, tenendo conto delle conseguenze sociali, ambientali, economiche del recupero e delle condizioni geografiche e climatiche della regione o delle regioni interessate;
  • i costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell’azienda agricola, di energia da fonti rinnovabili, a condizione che gli impianti di produzione mirano solo a soddisfare il fabbisogno energetico del beneficiario e la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica alla rete è consentita purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale. Gli investimenti in infrastrutture per la produzione di energie rinnovabili che consumano o producono energia devono rispettare le norme minime per l’efficienza energetica, ove tali norme esistano a livello nazionale.

I progetti non possono essere avviati prima della data di presentazione della domanda. Inoltre, i progetti finanziabili devono perseguire almeno uno degli obiettivi indicati all’art. 3 comma 2 del decreto.

 

RISORSE E ENTITA’ MASSIMA AIUTO

Con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, “Più Impresa” finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro attraverso contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero per una durata massima di 15 anni.

In particolare, le agevolazioni concedibili consistono in:

  • un mutuo a tasso pari a zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili;
  • un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili.

In ogni caso l’importo del mutuo agevolato non potrà essere inferiore al contributo a fondo perduto.

Inoltre, l’intensità di aiuto non deve superare il 65% dei costi ammissibili.

L’importo massimo dell’agevolazione concedibile è pari a:

  • 600.000,00 euro per gli investimenti relativi al settore della produzione agricola primaria;
  • 300.000,00 euro per gli investimenti destinati alle attività di diversificazione, fermo restando il massimale disponibile per singola PMI beneficiaria a norma del Regolamento De Minimis 2023/2831.

Infine, le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti di Stato (es. contributo Sabatini) nel rispetto del divieto di doppio finanziamento.

 

MODALITA’ E TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Le domande di accesso sono esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

La preconvalida e la presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere effettuate presso il portale Ismea secondo le seguenti tempistiche:

  • periodo di preconvalida: dal 29 luglio 2024, alle ore 12:00 al 30 settembre 2024, alle ore 12:00;
  • periodo di convalida: dal 5 settembre 2024, alle ore 12:00 al 30 settembre 2024, alle ore 18:00.

La data e l’ora di convalida della domanda costituiscono data ed ora di presentazione della stessa. In nessun caso, la data e l’ora della preconvalida costituiscono elemento di priorità nella istruttoria delle domande.